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La stimolazione cerebrale non invasiva e la psicoterapia

La stimolazione cerebrale non invasiva (NIBS) rappresenta una promettente frontiera per il trattamento dei disturbi psichiatrici, specialmente quando combinata con la psicoterapia. Questa integrazione sfrutta le capacità del cervello di adattarsi e modificarsi attraverso la neuroplasticità, aprendo nuove possibilità per migliorare l’efficacia e la durata dei benefici terapeutici.
La neuroplasticità è la capacità del cervello di riorganizzarsi sia a livello strutturale che funzionale, rispondendo a stimoli esterni, esperienze di vita e interventi terapeutici. La psicoterapia, da sempre, si basa su questo principio per aiutare i pazienti a modificare pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali. Tuttavia, i suoi risultati non sono sempre duraturi, e in molti casi le persone non traggono il massimo beneficio. Qui entra in gioco la stimolazione cerebrale non invasiva, che comprende tecniche come la stimolazione magnetica transcranica (TMS) e la stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS). Questi approcci mirano a modulare l’attività di specifici circuiti cerebrali, stimolando cambiamenti sinaptici duraturi. La NIBS, applicata da sola, ha già dimostrato di ridurre sintomi legati a depressione, ansia e altri disturbi psichiatrici. Tuttavia, il suo potenziale massimo si realizza quando viene combinata con la psicoterapia, creando un approccio integrato.
L’idea alla base di questa sinergia è semplice ma rivoluzionaria: la NIBS può rendere il cervello più predisposto al cambiamento, mentre la psicoterapia fornisce il contesto per dirigere questi cambiamenti verso miglioramenti funzionali e comportamentali. Questa combinazione potrebbe non solo accelerare i progressi terapeutici, ma anche renderli più stabili nel tempo.
Nonostante i risultati preliminari siano promettenti, la ricerca in questo ambito è ancora agli inizi. Restano molte domande aperte, come ad esempio quale sia il protocollo più efficace o come sincronizzare al meglio la stimolazione cerebrale con le sessioni di psicoterapia. Malgrado queste incertezze, l’integrazione tra NIBS e psicoterapia rappresenta un’opportunità unica per affrontare disturbi resistenti ai trattamenti tradizionali. In conclusione, il futuro del trattamento dei disturbi psichiatrici potrebbe risiedere in questa combinazione di approcci. Unendo il rigore scientifico della stimolazione cerebrale con l’approccio umanistico della psicoterapia, possiamo immaginare un nuovo standard di cura, capace di restituire speranza e qualità della vita a chi ne ha più bisogno.

Referenze: Saccenti, D., Lauro, L. J. R., Crespi, S. A., Moro, A. S., Vergallito, A., Grgič, R. G., ... & Ferro, M. (2024). Boosting Psychotherapy With Noninvasive Brain Stimulation: The Whys and Wherefores of Modulating Neural Plasticity to Promote Therapeutic Change. Neural Plasticity, 2024(1), 7853199.

Autore: Andrea Moro